La materia, aggregata nel colore indurito e nei tessuti sulle tavole, emerge dai sedimenti del tempo, dagli strati della storia. Il bianco è il presente, il luogo non-luogo in cui transita la vita e che scopre, con molteplici sfumature, il passato di grandi fossili e misteriose entità. La suddivisione delle tavole in sezioni geometriche consente allo spettatore di ricostruire una sorta di storyboard, da parte a parte, potendo al contempo abbracciare, allontanandosi appena, l’intera immagine, un unicum narrativo.